Walter Benjamin, La Gioconda e Marilyn Monroe.

 

 M MCamera, Suffering Beauty, 1926-1962

Nel saggio su “L’opera d’arte…” Benjamin inizia con una citazione di Valery da La conquête de l’ubiquité che mette in relazione la natura delle arti  con i mezzi tecnici con cui esse sono realizzate. Poiché le tecniche materiali disponibili evolvono, mutano anche le arti, non solo nel senso delle poetiche, ma come arti stesse, e se ne inventano di nuove. Leggi tutto “Walter Benjamin, La Gioconda e Marilyn Monroe.”

Il salto nel vuoto dell’arte e della sua teoria.

az ToycityLeonardo Terzo, Toycity, 2006

Il fotomontaggio intitolato Il salto nel vuoto di Yves Klein, mostrato nel post precedente, potrebbe considerarsi l’allegoria dell’arte contemporanea che, disancorandosi da ogni prescrizione di contenuti e di valori, con lo scopo cosciente di liberarsi da ogni vincolo e prospettiva eteronoma, non si è accorta di aver creato intorno a se un vuoto che essa stessa e solo essa rivendica il diritto di riempire. Leggi tutto “Il salto nel vuoto dell’arte e della sua teoria.”

Cosa fa chi fotografa 5. Fotomontaggio, falso e arte.

Le_Saut_Dans_le_VideYves Klein,  Le saut dans le vide, 1960.

Il fotomontaggio non è più una fotografia, ma una creazione artistica o un falso, a seconda della sua utilizzazione. Se per esempio Le saut dans le vide, 1960, di Yves Klein viene presentata come fotografia di una persona che si getta nel vuoto, è un falso che vuole ingannare per stupire. Se viene presentato come quadro, ammettendo il fotomontaggio, non è più propriamente una fotografia, ma un’opera d’arte, pura o applicata, che ha utilizzato materiale fotografico per andare oltre la fotografia. Considerarla una fotografia, sarebbe come considerare certi quadri di Braque e Picasso delle edicole di giornali, perché vi sono inserite delle pagine di quotidiano. Anche se tutti i materiali di Klein sono fotografici, la fotografia è solo un mezzo e non il fine. Leggi tutto “Cosa fa chi fotografa 5. Fotomontaggio, falso e arte.”

La fotografia e il sublime (“tecnico, volgarizzato ed esposto”)

Instant TongueEmporio Porpora, Instant Tongue, 2013

Il sublime è l’occorrenza inattesa di un’esperienza etica, estetica o semplicemente funzionale, ad un livello elevato. La sua istantaneità ed intensità potrebbero essere descritte con la metafora, comprensibile a tutti, del colpo di fulmine, cioè un momento di percezione estatica e folgorante che colpisce ma forse non appaga. Leggi tutto “La fotografia e il sublime (“tecnico, volgarizzato ed esposto”)”

Cosa fa chi fotografa 3. Fotografia ed esistenzialismo.

milano ridottoEmporio Porpora, Milano, Università Bocconi, Concorso di matematica, 2013

Nella prassi della fotografia c’è una circostanza peculiarmente significativa, che deriva dall’esclusione del mondo restante, in contrapposizione alla scelta della porzione di realtà da inquadrare e documentare. Nel momento dell’esclusione del resto, il mondo diventa totale nel particolare. Leggi tutto “Cosa fa chi fotografa 3. Fotografia ed esistenzialismo.”