Yves Klein, Le saut dans le vide, 1960.
Il fotomontaggio non è più una fotografia, ma una creazione artistica o un falso, a seconda della sua utilizzazione. Se per esempio Le saut dans le vide, 1960, di Yves Klein viene presentata come fotografia di una persona che si getta nel vuoto, è un falso che vuole ingannare per stupire. Se viene presentato come quadro, ammettendo il fotomontaggio, non è più propriamente una fotografia, ma un’opera d’arte, pura o applicata, che ha utilizzato materiale fotografico per andare oltre la fotografia. Considerarla una fotografia, sarebbe come considerare certi quadri di Braque e Picasso delle edicole di giornali, perché vi sono inserite delle pagine di quotidiano. Anche se tutti i materiali di Klein sono fotografici, la fotografia è solo un mezzo e non il fine.
Per esempio io stampo in bianco e nero o a colori con photoshop ritratti o pose di persone che ho fotografate, ma sfuoco i contorni per ottenere due effetti: poiché ciò che mi interessa sono le posizioni del corpo, la sfocatura rende irriconoscibili i lineamenti dei volti, che di solito attirano più di altri particolari lo sguardo degli osservatori. E rendo un po’ imprecisi anche i contorni degli abiti, facendo si che l’aspetto visuale dominante sia appunto la gestualità e la posa dei corpi nello spazio, sia quello reale sia quello dell’inquadratura.
Leonardo Terzo, Jack the Photographer, London, 2010