La straordinaria “fotografia” di Degas.
Edgar Degas, L’attesa, 1882
Questo quadro di Degas, intitolato L’attesa, è comparso in un blog in rete con alcuni commenti che l’hanno paragonato ad una fotografia, perché come la fotografia sembra cogliere un istante, per di più in un’occasione ordinaria e banale. Cosa c’è di più noioso e meno entusiasmante di un’attesa? È anche possibile che Degas si sia rifatto ad una vera fotografia da riprodurre poi come quadro, ma questo anzi induce ancor di più ad alcune riflessioni sui rapporti tra fotografia, arte e realtà. Leggi tutto “La straordinaria “fotografia” di Degas.”
Sacralità del Pil
Leonardo Terzo, Lo svuotamento dell’arte, 2013
Nel ‘900 si assiste ad un progressivo svuotamento dei contenuti dell’arte, ovvero l’arbitrarietà prevale nelle scelte estetiche, soggette ad un solo criterio, che ho definito “deissi”, per cui l’arte è ciò che chiunque dice che sia, anche se poi la legittimazione reale arriva solo dal mercato. Una sola arte si sottrae a questo destino e sopravvive in questa situazione: l’architettura. Leggi tutto “Sacralità del Pil”
Arte e deissi: dal nulla all’arte e ritorno.
C. C., The Pink Rabbit Deconstructed, 2001
Quella particolare forma di attività umana che viene denominata arte e pone capo a degli oggetti di conseguenza detti artistici, nell’ultimo mezzo secolo e anche prima, non viene individuata per qualche caratteristica interna o intrinseca (inventività formale o semantica), ma per una ragione estrinseca, per così dire “deittica”, dall’esterno. È arte ciò che viene proposto e indicato come tale in un ambito sociale o comunità, più o meno estesa, al limite di una sola persona. Leggi tutto “Arte e deissi: dal nulla all’arte e ritorno.”
Fotografia, Dada e realtà.
Hic Sunt Group, Lau. Al di là del piacere e del dolore, 2013
Rosalind Krauss (Teoria e storia della fotografia, 1990) nota che la storia dell’arte si è spesso orientata sulla base di due criteri antinomici: disegno e colore. Il primo si fonda sulla riflessione e la precisione, l’altro sulla percezione sensibile e l’immediatezza, per esempio: Classicismo e Romanticismo.
Cronache terrestri: antropologia economica
Emporio Porpora, New Mutants, 2013
Leggo su La Repubblica.it di oggi, 9 agosto 2013, che Oprah Winfrey sarebbe stata offesa perché la commessa di un negozio le ha detto che la borsa che voleva vedere era troppo cara per lei (28.000 dollari). Poi avrebbe detto: avrei voluto tornare e comprarmi tutto. Leggi tutto “Cronache terrestri: antropologia economica”
Cosa fa chi fotografa 6. Benjamin: glossario speculativo
Emporio Porpora, Istante, 1 marzo 2013, ore 16,37.
Come glossario speculativo, riassuntivo, possiamo cominciare dalla serie di antinomie teoriche che la fotografia ha prodotto. La prima è la separazione tra mezzo tecnico, che presiede a compiti di documentazione, e mezzo artistico: la fotografia non potrebbe essere arte perché è un mezzo meccanico, copia e non crea, ma per Benjamin proprio questo ci fa capire che anche l’arte muta nel tempo, proprio a causa del variare dei mezzi. Leggi tutto “Cosa fa chi fotografa 6. Benjamin: glossario speculativo”
Cronaca e arte, valori ed egemonie, originalità e riproducibilità.
Leonardo Terzo, Biking in Pavia, 2006
Cronaca e arte
C’è il ritocco della fotografia che possiamo definire innocente, per renderla semplicemente più visibile, e c’è il ritocco in malafede per produrre un falso, architettato e non fotografato. L’arte è finzione, perciò la finzione può essere falso oppure arte. Il falso è un intervento nascosto, l’arte è un intervento esibito. Leggi tutto “Cronaca e arte, valori ed egemonie, originalità e riproducibilità.”