Immagini e persone: Laura P. Ellis.

Leonardo Terzo, Lau, 2010

Laura P. Ellis, da me normalmente chiamata Lau, ha una bellezza sorprendentemente fuori dai canoni. Perché è data dalla naturalezza con cui trascende la forma fisica del corpo e del viso per essere tutta personalità.

Questa fotografia dimostra la sua molteplice vitalità. L’intreccio insolito delle mani, per iniziare da un indizio marginale, è indice di una complessità caratteriale irrisolta. Lei sa di essere dirompente, ma in fondo alla sua voluta e tuttavia delicata impudenza c’è anche il contrario: la timida curiosità con cui attende di capire l’effetto del suo “esserci”, qui ed ora sulla scena di questo mondo istantaneo. Lei sa che non finisce qui. Lo sguardo è leggermente traverso: la sua vita va da una parte, ma lei getta su chi ora la guarda un’occhiata che dice: sono contenta che mi stai osservando; chissà forse un giorno potrò dedicarmi anche alla tua fantasia, ma non ora, non apertamente. Apprezzo questa situazione, i miei occhi lo dicono sorridendo, ma la bocca non ancora. La mia vita per ora è composta e ordinata come i miei capelli, anche se tu capisci che sono capace di tutto. Anche di misurare, come sto facendo, la bruciante voglia di vivere.

Leonardo Terzo

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