Leonardo Terzo, Evviva, 2006
Tramestio di poeti
Non si dan pace
I poeti laggiù,
Ombre dell’Ade.
Trepestano inquieti,
Inverecondi.
Declamano penuria
Inascoltati.
Piccole liti, eppure
Arrovellati
Disperati al lamento,
Accuse al mondo.
Scontento è grande,
Ridicoli si sta
Malcapitati.
Il fermento,
Il tumulto,
Lo scompiglio.
Sognano il tempo
Che non c’è mai stato.
Mai vivi fummo,
Chi lo sa è salvato
***
Rapsodia in “p”
C’è più pace nel parco.
Pochi persi nel pianto
Sulla panchina.
Promesse impari,
E puerili perchè.
Sui pini piove.
***
Se dio esistesse.
Se dio esistesse,
Tranquillamente verrebbe a presentarsi,
Dicendomi: “Piacere, sono Dio!”,
Ed io risponderei: “Piacere,
Sono Leonardo!”
O Luisa, o Samantha.
Poiché, si dice, sarebbe onnipotente,
Non avrebbe difficoltà
A rendere la cosa così semplice.
Senza bisogno di tanti
Penosi intermediari,
Sadici, ingenui o scaltri,
Come i pastori, i preti, e poi i rabbini,
Gli sciamani, gli ayatollah, coi lama,
I guru, gli stregoni
Di manitù,
E quant’altri.