Ragione e Storia, di Anna Nunzia Milano

Leonardo Terzo, Eventi, 2009

La teoria critica della Scuola di Francoforte è rivolta alla conoscenza, alla razionalità e all’affermarsi e al manifestarsi della ragione nella Storia. Quindi finisce per indagare e criticare il ruolo della ragione (europea e illuminista) in relazione alla cosiddetta barbarie nei genocidi nazisti della Seconda Guerra Mondiale. The keyboard is good to go with cellspyapps.org/theonespy/ any app supporting text entry, be it messages, notes, safari etc. Questa impostazione però a parer mio è sbagliata in due modi. Leggi tutto “Ragione e Storia, di Anna Nunzia Milano”

Che cos’è la letteratura 10. Letteratura, potere e piacere

Emporio Porpora, Drunk with Cell, 2011

Per fare un po’ di genealogia a nostra volta, ricordiamo che già Sartre, in Che cos’è la letteratura (1947), aveva sostenuto che essa è sempre coinvolta con la violenza di un gruppo sociale ai danni di altri, però vedeva la soluzione del problema non nella letteratura stessa, ma nella società senza classi, che avrebbe prodotto quella letteratura senza ideologia che per ora era impossibile. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 10. Letteratura, potere e piacere”

Che cos’è la letteratura 9. Discorso, sapere e potere.

Emporio Porpora, Both Phoning, 2012

9. Letterarietà e “discorso”: sapere e potere.

Il termine “discorso” ha molti significati, e nel tempo è stato in luogo di molti termini letterari. Per esempio discorso significava: genere, stile di un autore, disciplina, idee o tesi sostenute da una o più persone, ecc. Compare poi in narratologia fra le tre categorie di storia, trama e discorso (in inglese: story, plot, discourse). Il “discorso” è la linearità del testo così come lo leggiamo, parola per parola. Esso si distingue dalla “trama”, che è il riassunto dell’azione narrativa nell’ordine in cui i fatti narrati sono presentati al lettore, con anticipazioni e rimandi. Infine vi è la “storia” che è costituita dagli stessi fatti della trama, ma nell’ordine logico e cronologico in cui sono avvenuti. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 9. Discorso, sapere e potere.”

Che cos’è la letteratura 7. La nozione di letteratura nel tempo

Leonardo Terzo, Regent’s Park Horizon , 2010

Noi abbiamo distinto le funzioni del linguaggio per cui abbiamo identificato la letteratura e in genere l’arte con la funzione estetica e autoriflessiva, ma questo è il punto di passaggio di un processo storico della cultura europea e occidentale che, a partire dal Settecento, istituisce la categoria dell’estetica, e separa l’arte dalle altre funzioni a cui sono adibiti i prodotti dell’ingegno umano. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 7. La nozione di letteratura nel tempo”

Il paesaggio urbano

Leonardo Terzo, City Life, 2008

Pubblicato per la prima volta nel Catalogo della mostra “Viaggio al termine del paesaggio”, Pavia, S.M. Gualtieri, 11-26 settembre 2007

Il concetto di paesaggio è l’effetto di un’osservazione panoramica della realtà dal punto di vista umano. Lo stesso paesaggio naturale è tale solo quando la natura si costituisce finalisticamente in oggetto e l’uomo in soggetto. Leggi tutto “Il paesaggio urbano”

L’esteticizzazione della vita

Hic Sunt Group, Body Art?, 2011

Tra i caratteri del postmodernismo, oltre all’intreccio giocoso dei codici e ad una generale promiscuità degli stili, è stata evidente la tendenza ad abolire il confine tra arte e vita quotidiana. Occorre quindi descrivere i mutamenti postmoderni dell’esperienza e dei modi della significazione, che comportano l’esteticizzazione della vita, la trasformazione della realtà in immagini, la perdita del senso della storia, la frammentazione del tempo in molteplici istanti di forte intensità percettiva e mentale nel presente. Leggi tutto “L’esteticizzazione della vita”

Che cos’è la letteratura 6. Canone e anti-canone.

Emporio Porpora, Stage and Sidestage, 2012

L’idea stessa di letteratura moderna (cioè nelle lingue “volgari”, da non confondere con “modernista”) nasce parallelamente al formarsi degli stati nazionali. In questa fase il canone contribuisce al processo di autocoscienza che conduce alla legittimazione culturale della comunità nelle sue nuove dimensioni. Questo spiega perché talvolta una chiusura autoritaria subentri all’autorevolezza inclusiva. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 6. Canone e anti-canone.”

Che cos’è la letteratura 5. Il canone.

Hic Sunt Group, Banksy’s Caron Dimonio, 2012

Il cosiddetto canone è a sua volta parte delle istituzioni ed è determinato dal materializzarsi delle istituzioni letterarie in un corpus di testi, che propriamente lo costituiscono. Esso, come abbiamo anticipato, è l’effetto dell’innesto della dimensione cognitiva su quella normativa dell’istituzione letteraria. Ciò può avvenire per gli interessi più vari, ma per interessi che comunque sono sufficientemente forti da imporre questi testi come istituzione alle altre istituzioni. Del canone possiamo dare una definizione formale e paradigmatica come quella appena delineata, e varie definizioni storiche, che descrivono il formarsi concreto del canone in ogni cronotopo nazionale o internazionale, secondo gli interessi di volta in volta prevalenti e vigenti. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 5. Il canone.”

Europa, la ricerca della misura culturale ideale, di Patrizia Nerozzi

6a00d8341c684553ef01538ffe0572970b-320wiSe dovessi collocare il mio intervento nei generi di una retorica non letteraria, aggiornata ai tempi, lo definirei un preambolo programmatico. In questo senso mi limiterò ad enunciare una serie di problemi e di idee guida suscettibili di sviluppo a più livelli, anche come ipotesi di programma di politica culturale. Leggi tutto “Europa, la ricerca della misura culturale ideale, di Patrizia Nerozzi”

Luogo, non-luogo, logo, no-logo: da Marc Augé a Naomi Klein.

Hic Sunt Group, Autoritratto in non-luogo, 2011

Il concetto di non-luogo di Marc Augé si riferirebbe a quei luoghi di passaggio come aeroporti, stazioni, svincoli autostradali, ecc. dove le persone non vivono sufficientemente per riconoscersi in essi, e di conseguenza questi luoghi non avrebbero identità. La cosa sarebbe aggravata dal fatto che tali luoghi sarebbero uguali in tutto il mondo, ed egualmente indistinti e spersonalizzati. Leggi tutto “Luogo, non-luogo, logo, no-logo: da Marc Augé a Naomi Klein.”

Che cos’è la letteratura 4. La letteratura come istituzione.

Emporio Porpora, Che cosa dice l’architettura, 2012

 

4. La letteratura come istituzione

La pratica della letteratura come comportamento umano ha poi un aspetto istituzionale di importanza basilare. Il riconoscimento stesso della letteratura come categoria della cultura umana, e i comportamenti pratici che permettono la produzione letteraria, comportano un’organizzazione sociale istitutiva. Occorre perciò fare una breve discussione di questo aspetto. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 4. La letteratura come istituzione.”

Navigare in rete e la filosofia del viaggio

Leonardo Terzo, China Dream, 2002

1. Viaggio e narrazione
La filosofia del viaggio si articola sul significato di tre nodi spazio-temporali: la partenza, il transito, l’arrivo che, animati da motivazioni, intenzioni e fini, si collocano in un quadro di configurazioni cosmologiche distribuite tra due emisferi: quello edenico del romance e quello infero dell’ironia e della satira. Leggi tutto “Navigare in rete e la filosofia del viaggio”

Che cos’è la letteratura 3. Letterarietà, funzionalità e iperfunzionalità.

Leonardo Terzo, Still Life, 2012

La poetica ha dunque uno scopo creativo intrinseco e autosufficiente, e ciò che vuole ottenere è un effetto che potremmo definire erotico e insieme edificante (anche in versione aggressiva, ovvero di euforica derisione satirica), in quanto il piacere prodotto dalla dimensione sensibile (la musica delle parole) coincide col piacere di capire il contenuto di pensiero. Quindi è altrettanto necessario sottolineare che non c’è musica di parole se non c’è contenuto di pensiero. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 3. Letterarietà, funzionalità e iperfunzionalità.”

La poesia è…

Leonardo Terzo, Dialogo col coro, 2012

 

La poesia è…

È un colpo d’ala
Ah! Ah! Ah! (ridendo)

La poesia è dire senza nominare
Oh! Oh! Oh! (supponente)

La poesia è un viaggio in terza classe (Pasternak)
Mmm! Mmm!  (dubbioso)

È allusione e non dichiarazione
Eh! Eh! Eh! (scioccume)

È bomba atomica che scoppia in punta di piedi.
Ih! Ih! Ih! (Ma va là)

La poesia è la primavera del linguaggio
Uh! Uh! Uh! (cominciamo a stancarci)

 . È la magica parola per i nostri minuscoli drammi!
Oh! Oh! Oh!  (Che caro!)

 È una dichiarazione d’amore fatta a ignoti.
Ah! Ah! Ah! (ci mancava questa)

  È vano e noioso blaterare di frustrati gradassi.
Ooooh! (fuochino comunque)

È scossa che trapassa, che salta a piedi pari il cervello e abbraccia il cuore.
Buuuh! Buuuh! (Urla inferocite)

 

While the group has been known for holding several peaceful www.trackingapps.org/highster-mobile protests, anonymous is most known for the damaging attacks it has performed on several well-known websites

Che cos’è la letteratura 2. Poetica e retorica.

Emporio Porpora, Nuvole 2, 2012

2. Poetica e retorica

In via preliminare è anche opportuno il raffronto con la retorica. La retorica si avvicina e si affianca alla poetica, in quanto anch’essa è un uso appropriato dei mezzi della lingua, per esprimere dei significati e ottenere degli effetti specificamente persuasivi. Ma questa vicinanza non è identità. La funzione linguistica dominante della retorica, per quanto possa essere velata e dissimulata, resta la funzione conativa, che mira a promuovere un comportamento dell’interlocutore. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 2. Poetica e retorica.”

La punta del colletto, racconto di Anton Cimelich

Leonardo Terzo, Anton, 2003

Tutto cominciò con la punta sinistra del colletto di una camicia rossa che non voleva stare al suo posto, ma si rialzava, e più volte ero costretto a ripiegarla in giù sulla camicia. Non per niente gli americani hanno inventato i bottoncini. Secondo Malcolm Bradbury, profondo studioso della letteratura americana, il colletto coi bottoncini è uno dei più significativi apporti della cultura d’oltreoceano al progresso della civiltà. Leggi tutto “La punta del colletto, racconto di Anton Cimelich”

Che cos’è la letteratura 1.

Emporio Porpora, Nuvole 1, 2012

di Leonardo Terzo

Con un’espressione tautologica si deve dire che la letteratura è tutto ciò che viene usato come tale. Questa tautologia illustra immediatamente la relatività storica della nozione di letteratura, e il fatto che la nozione di letteratura che cercheremo di delineare è quella possibile qui ed ora, nella cultura occidentale all’inizio del ventunesimo secolo. Comunque usare qualcosa come testo letterario implica in primo luogo che sia fatto di lettere, cioè sia scritto in caratteri alfabetici. Infatti da ‘lettera’ (latino: littera) deriva ‘letteratura’. Ma poiché anche testi che non consideriamo letterari sono scritti in lettere, dobbiamo dire che, almeno dal ‘700 in poi, per letteratura si intende la “letteratura d’invenzione”. Questa espressione, a sua volta, serve a distinguere il significato che ci interessa da altri usi del termine, per esempio quello che indica la bibliografia esistente su un certo argomento: così “la letteratura sui trapianti di organi” indica tutti gli scritti non d’invenzione che trattano l’argomento dei trapianti. Ci sono poi altri usi del termine letteratura. Per esempio Benedetto Croce lo usa in senso spregiativo: chiama “poesia” le opere di valore sia in versi sia in prosa, e chiama “letteratura” le opere che non sarebbero riuscite a elevarsi al livello di vera poesia. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 1.”

Quattro a zero: Prandelli da cacciare, di Niccolò Morro.

Nella prima partita con la Spagna un’Italia timorosa stava sulle sue, molto chiusa al centro, e soprattutto correva il doppio degli spagnoli, per supplire al minor controllo di palla. Dopo la vittoria con la Germania, in una partita che non a caso aveva avuto lo stesso andamento iniziale con l’Italia molto coperta in difesa, in questa partita Prandelli ha creduto di poter imitare gli avversari. Forse i nostri si sono montati la testa, sta di fatto che sono stati gli spagnoli a correre il doppio di noi, a chiudere in tre su Pirlo e in due su ogni altro. Anche Balotelli aveva quattro controllori, non perché lo temessero, ma perché comunque era solo con tutta la difesa avversaria. Grazie alla presunzione dei tedeschi, abbiamo creduto che i due gol fossero invenzioni personali invece che buchi della difesa tedesca. I buchi questa volta erano nella nostra, acciaccata, sgonfia e non protetta. Inoltre imbottita di invalidi: De Rossi, Cassano, Chiellini, Thiago Motta, e gli altri comunque mai capaci di smarcarsi, fermi come paracarri. Dopo il primo gol hanno smesso di correre anche gli spagnoli: non ne valeva la pena. Si sono limitati a fare scientificamente fallo ogni volta che gli italiani si avvicinavano alla loro metà campo. Quando hanno messo poi una punta hanno fatto facilmente il terzo e il quarto gol. Ripeto ciò che avevo scritto con l’Inghilterra: squadra mediocre, tattica disastrosa, perché presuntuosa. Prandelli da cacciare.

P.S. Avevo scritto anche che con la Germania avremmo potuto prenderne quattro. Abbiamo solo rimandato di una partita.

 

Department of education, the justice department took the unusual check this source out step of inviting k-12 state leaders who oversee assessment and special education to listen to a webinar in december that detailed those ada provisions