Ultima periodica morte dell’arte (forse definitiva).

Leonardo Terzo, The Rest Is Silence, 2012

Prendendo spunto da Lyotard, comprendiamo che l’illuminismo (emancipazione della borghesia) e l’idealismo tedesco (legittimazione del potere borghese) sono stati ad un certo punto sostituiti dalla performatività, cioè dall’ideologia della produzione (accrescimento del pil e/o accrescimento del potere) come modo di legittimare il sapere che poi è più che mai potere anch’esso. Nuovo storicismo e decostruzione hanno preteso di essere critici della situazione attraverso la tattica paralogica che informerebbe e difenderebbe genere, classe sociale, etnie. Essi però sono comunque intenti alla performance produttiva e all’acquisizione del sapere e del potere nelle istituzioni accademiche, per di più solo in quelle. Leggi tutto “Ultima periodica morte dell’arte (forse definitiva).”

Arte: 17 pezzi facili

Un mare da favolaLeonardo Terzo, E il naufragar m’è dolce in questo mare, 2012

1. Arte e De Coubertin
La distinzione tra arte in senso descrittivo e arte in senso apprezzativo potrebbe essere un’applicazione all’arte dello spirito olimpico definito da De Coubertin come interesse a partecipare alle competizioni, superiore all’interesse a vincerle. Così ogni produzione artistica entra nell’agone dell’apprezzamento estetico, e ha davanti a sé tutto il tempo dei contemporanei e dei posteri per ottenere eventualmente la vittoria di un riconoscimento apprezzativo da una comunità qualsiasi e comunque estesa di fruitori. Ma essere ammessi nell’agone dell’arte è proprio il problema della definizione, e rientrare nella definizione significa già aspirare ad un’istanza apprezzativa. Leggi tutto “Arte: 17 pezzi facili”

Arte, conoscenza, democrazia.

Emporio Porpora,  Il torracchione di Bianciardi, 2011

 In occasione del cinquantenario della morte torna d’attualità un vecchio problema: che fare delle opere del fascista Céline? Affrontiamolo un po’ più da lontano. Si è più volte detto che la ricerca dell’originalità, che è propria dell’estetica moderna, ha, tra gli altri possibili, anche un effetto “democratico”, nel senso che abolisce e rimescola le gerarchie dei valori e dei giudizi di tutti i tipi: etiche, politiche, retoriche, percettive, ermeneutiche. Tuttavia non è detto che la novità di per sé sia sempre un avanzamento, in tutti o in qualcuno di questi ambiti. Potrebbe essere infatti un peggioramento. Leggi tutto “Arte, conoscenza, democrazia.”

Etichette per la contemporaneità.

Leonardo Terzo, Augmented Reality?, 2011

A partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, critici della cultura, sociologi, filosofi e storici si sono sforzati costantemente di trovare un’etichetta per contrassegnare la nuova contemporaneità, dal momento che il concetto di postmoderno appariva usurato e inutile, seppure avesse mai avuto un’utilità più che effimera, essendo nello specifico un termine rifacentesi alla modernità perduta, ma ellittico quanto alla capacità di indicare in positivo in che consistesse il dopo. Leggi tutto “Etichette per la contemporaneità.”

Istante e civiltà: le fotografie di Leonard Freed al Palazzo delle Stelline

La mostra del fotografo Leonard Freed (pronuncia: lèna:d fri:d), 1929-2006, al Palazzo delle Stelline a Milano fino all’8 gennaio 2012, suggerisce alcune osservazioni sullo specifico fotografico. Nelle immagini in mostra, Freed coglie principalmente fatti di cronaca e di costume. La mostra dedicata all’Italia (la New York di Brooklyn, e poi Milano, Firenze, Roma, Venezia, Napoli, la Sicilia) svela nell’istantanea d’occasione un contenuto d’epoca e un tratto antropologico, e quindi una forma estetica profondamente radicata nel tempo e nello spazio. Leggi tutto “Istante e civiltà: le fotografie di Leonard Freed al Palazzo delle Stelline”

Introduzione a “Cinque romanzi sulla Storia del ‘900”

Emporio Porpora, Dov’è il mondo?, 2012

Ho scelto questi cinque libri perché nel corso delle letture di una vita sono tra quelli che mi hanno colpito di più, e ognuno dei quali era stato il primo che avevo letto di quell’autore. Solo dopo mi sono accorto che sono tutti romanzi storici, che percorrono la storia del ‘900 illustrando momenti fondamentali del divenire europeo, cruento e terribile nella prima metà, più ricostruttivo e indubbiamente edificante nella seconda, nonostante le difficoltà e le perdite culturali che anche le evoluzioni, come e talvolta più delle rivoluzioni, comportano. Leggi tutto “Introduzione a “Cinque romanzi sulla Storia del ‘900””

Lettura di immagini: Serena L.

Questo ritratto di Serena L. ha le caratteristiche di un personaggio mitico. La centralità della posa è una peculiarità delle statue degli dei, specialmente orientali. La fervida potenza dello sguardo e la placida sicurezza del sorriso sono i tratti tipici delle immagini che impongono agli umani il culto della divinità. Forza e bellezza si identificano. Si può rimanere incantati o addirittura pietrificati dall’incontro col numinoso, e solo resistendo, come Ulisse al canto delle sirene, si riesce a distinguere il fascino erotico dei capelli, lisci come la felicità e mossi come la seduzione.

L.T.

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Lettura di immagini: Silvia M.

So che questa fotografia di S. a lei non piace. Invece a me piace molto, perché sembra che dica: adesso vengo lì e ti mangio. Chi non vorrebbe essere mangiato da S.? L’ambivalenza del sorriso dice: tu non sai cosa ti aspetta. Le pupille convergono su ciò che lei guarda, ma non del tutto perfettamente: la loro direzione realizza un sottile sviamento, un ameno inganno, di cui l’osservato vuole irresistibilmente essere preda.

Tutto il viso del resto si affaccia dal sipario dei capelli, come se fosse appena entrato in scena, per rivelarmi il destino. Tanathos è strumento di eros. S. è una divoratrice di uomini: tutti cadono ai suoi piedi, ma lei non si concede a nessuno. Questa fotografia non le piace perché svela il suo segreto.

L.T.

 

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Lettura di immagini: Alice K

L’espressione di Alice K qui è l’espressione meditativa della giovane donna che si affaccia alla vita e la osserva; comincia a capire e a rendersi conto della realtà, e anzi di una realtà positiva, un po’ sorpresa e un po’ compiaciuta che il mondo intorno a lei può essere buono, e lei ci sta bene.

Il benessere che si riflette nel suo sguardo e nel suo atteggiamento generale è provocato da ciò che lei vede, cioè me. Perciò mi sento gratificato dalla funzione piacevole che il suo sguardo mi attribuisce, e questo mi fa innamorare. Non posso non amarla, perché il suo sguardo mi dice che lei è felice con me.

L.T.

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Che cos’è la letteratura 15. Critica e società di massa.

Hic Sunt Group, Cellulari e cellulite, 2011

La moglie di Leavis, Q(ueenie) D(orothy) Leavis nel 1932 pubblica Fiction and the Reading Public, che anticipa le accuse tipiche del modernismo alla cultura popolare. Non è un libro di critica letteraria, ma piuttosto di indagine sociologica e antropologica sui lettori e gli scrittori di letteratura popolare. Il libro sostiene che il pubblico è reso più rozzo dai bestseller e dal cinema, e implica un criterio di sensibilità emotiva che distingue la vera letteratura da quella popolare, dal cinema, dal jazz, dalla pubblicità, dal giornalismo periodico di gossip e sensazionalismo. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 15. Critica e società di massa.”

Che cos’è la letteratura 14. L’esperienza inglese dall’illuminismo al modernismo

Emporio Porpora, Cristiana Warhol’s Way, 2008

L’impossibilità della letteratura di educare la società civile, se non la società di massa, e di incidere sulla scena politica generale, ha messo in luce che, dopo l’Illuminismo, questa aspirazione è stata più una velleità ideale che una concreta possibilità di politica culturale. Come riassume bene Eagleton (The Function of Criticism, 1984), già citato, nell’ambito inglese per esempio, nell’Ottocento, il cosiddetto uomo di lettere, eroicizzato da Carlyle in “The Hero as a Man of Letters”, si trova già ad affrontare una situazione nuova rispetto alla “sfera pubblica” in cui agivano gli illuministi Addison, Steele e Samuel Johnson, al loro tempo portavoci del blocco sociale imprenditoriale aristocratico e borghese. Nell’800, l’uomo di lettere, schiacciato tra una produzione letteraria sempre più mercantile e un potere politico che non ha più bisogno di lui, assiste ad una serie di rivolgimenti economici e sociali, religiosi e ideologici, che frantumano il precedente blocco sociale e di conseguenza la sfera pubblica, lungo le linee delle rinnovate lotte di classe, della sempre maggiore divisione del lavoro, delle specializzazioni professionali, della chiusura ideologica piccolo borghese. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 14. L’esperienza inglese dall’illuminismo al modernismo”

Che cos’è la letteratura 13. La “Storia della letteratura”.

Emporio Porpora, History, 2010

La storia della letteratura è un altro aspetto della conoscenza letteraria che può essere affrontato secondo molteplici prospettive. Quella tradizionale consisteva nel mettere in collegamento i fatti della Storia generale, con le sue specifiche definizioni e periodizzazioni, a loro volta soggette alle trasformazioni della storiografia, con le opere letterarie pubblicate negli stessi periodi. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 13. La “Storia della letteratura”.”

Che cos’è la letteratura 12. Poetica e storia

Manhattan e Brooklin 1800

Naturalmente in ogni epoca la letteratura svolge il suo compito in maniera diversa. Nella poetica modernista del ‘900 sembra evidente che l’ambito dei valori in discussione sia, in primo luogo, la precarietà, la sopravvivenza e la ricomposizione della soggettività, incarnata nel personaggio. Nella letteratura dell’’800 la soggettività del personaggio si scontrava con le più concrete strutture storico-sociali delle comunità nazionali nella narrativa realista, e con i limiti di una finitudine esistenziale nella poesia romantica. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 12. Poetica e storia”

Che cos’è la letteratura 11. Dall’identificazione al riconoscimento della letteratura

Leonardo Terzo, Sensing the Climate, 2009

Lo sguardo estetico, e la natura della letterarietà che ne consegue, sia che si definisca sulla base di una polisemia che evidenzia la pluralità dei modi di produzione del senso, sia che si definisca per la preminenza della connotazione, che pone nell’emotività la fonte d’apprezzamento (valore ed erotismo) della sua funzione, sia che trovi modo di spettacolarizzare la sua ridondanza e la sua coerenza strutturale in termini di iperfunzionalità, organicità e astanza, è comunque un valore d’uso. Leggi tutto “Che cos’è la letteratura 11. Dall’identificazione al riconoscimento della letteratura”

Ready Made 10

Emporio Porpora, After Rodin, 2010

 

Ready Made 10

Dignità senza mercede
In qualche accorto
L’avventura stessa della coscienza
In  quella accanto.
C’era penuria di carta
E la letteratura era un lusso.
Entrata nel corpo vivo
A corpo morto.
Emissari non di chiacchiera,
Apertura, non abisso,
Oggi tutto interagisce.

Leonardo Terzo

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